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CHIETI - Nel marzo 2025, dopo un violento ma breve temporale, una frana di terra e fango costrinse alla chiusura di via Fonte Canale per quasi un mese. La strada, a senso unico in discesa, collega via Silvino Olivieri con via Picena ed è utilizzata non solo dai residenti ma anche da molti cittadini come pratica scorciatoia.

“Già allora – ricorda il capogruppo della Lega al Comune di Chieti, Mario Colantonio – invitai il sindaco Ferrara e l’assessore Rispoli a verificare, insieme all’ACA, l’eventuale rottura di una condotta a monte, poiché l’evento franoso non poteva essere giustificato da precipitazioni continue. Quel flusso di fango era anomalo”.

Secondo Colantonio, da quell’episodio a oggi il problema sarebbe stato ignorato dai cosiddetti “cantieratori della città”, con conseguenze sempre più gravi per i cittadini. “Da mesi – denuncia – dal muro di contenimento fuoriesce un liquido melmoso, dal forte odore riconducibile a liquami fognari, che invade la carreggiata creando una situazione igienico-sanitaria intollerabile. Basta pensare agli effetti nelle giornate estive con oltre 30 gradi”.

Il pericolo, aggiunge, non è solo sanitario: “La strada è scivolosa e mette a rischio la sicurezza di auto e motocicli. È grave che il sindaco Ferrara, l’assessore alla sanità Stella, quello all’igiene pubblica Zappalorto e l’assessore alla viabilità Rispoli restino inerti, nonostante percepiscano complessivamente circa 25mila euro al mese. Evidentemente non vivono i disagi dei cittadini”.

Colantonio parla di rimpalli di responsabilità tra Comune e ACA, ma ciò che emerge, a suo avviso, è “il totale disinteresse e la volontà di non risolvere il problema da parte dell’amministrazione”.

Infine, conclude con una nota amara:
“I cittadini chiedono attenzione e impegno, non scaricabarile. Vorrei ricordare loro le parole di una vecchia canzone: Vedrete che cambierà, forse non sarà domani, ma un bel giorno cambierà”.
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