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ORTONA – È previsto per oggi alle 18.30 l’attracco della nave umanitaria Sea-Watch 5 al porto di Ortona, sulla banchina di riva nuova. A bordo ci sono 56 migranti soccorsi nel Canale di Sicilia, che andranno ad aggiungersi al lungo elenco di arrivi registrati nello scalo abruzzese negli ultimi mesi.
L’approdo odierno arriva a distanza di appena tredici giorni dall’ultimo sbarco, quello del 17 agosto, quando la nave Ocean Viking aveva portato a terra sette persone. Con questo ennesimo arrivo, Ortona si conferma come punto stabile nelle rotte dell’accoglienza.
Tra i migranti figurano 42 uomini e 14 donne, originari di Camerun, Costa d’Avorio, Etiopia, Ghana, Mali, Nigeria, Pakistan, Sudan e Sud Sudan. Importante la presenza di 19 minori, 11 dei quali non accompagnati, oltre a una donna incinta.
Inizialmente le persone tratte in salvo erano 65, ma durante la navigazione verso l’Abruzzo – nella notte tra il 26 e il 27 agosto – nove migranti sono stati evacuati per motivi sanitari. Un elicottero della Guardia costiera ha trasferito a Lampedusa un minore sudanese in gravi condizioni, insieme alla madre e al fratello; anche una donna incinta con la sorella è stata portata a terra. Altri quattro minori dello stesso nucleo familiare sono stati assistiti da una motovedetta.
La Sea-Watch 5 aveva già effettuato un altro sbarco lo scorso 22 agosto a Vibo Valentia, con cento persone a bordo. Questa volta, il porto ortonese è stato raggiunto in anticipo rispetto alle 22.30 inizialmente programmate.
Come di consueto, ad accogliere i migranti sarà la struttura di coordinamento gestita dalla prefettura di Chieti, che comprende Usmaf, Croce Rossa, Protezione civile, Asl e amministrazione comunale. Dopo le verifiche sanitarie e le procedure di identificazione, i migranti saranno trasferiti nell’area di sosta di contrada Tamarete per un primo ristoro, e successivamente smistati nei centri di accoglienza.
Con questo sbarco si arriva al sedicesimo approdo in Abruzzo dall’entrata in vigore del decreto Piantedosi (gennaio 2023). Un bilancio che porta a 1.198 i migranti sbarcati a Ortona negli ultimi due anni e mezzo, confermando il ruolo strategico del porto abruzzese nelle operazioni umanitarie del Mediterraneo.
L’approdo odierno arriva a distanza di appena tredici giorni dall’ultimo sbarco, quello del 17 agosto, quando la nave Ocean Viking aveva portato a terra sette persone. Con questo ennesimo arrivo, Ortona si conferma come punto stabile nelle rotte dell’accoglienza.
Tra i migranti figurano 42 uomini e 14 donne, originari di Camerun, Costa d’Avorio, Etiopia, Ghana, Mali, Nigeria, Pakistan, Sudan e Sud Sudan. Importante la presenza di 19 minori, 11 dei quali non accompagnati, oltre a una donna incinta.
Inizialmente le persone tratte in salvo erano 65, ma durante la navigazione verso l’Abruzzo – nella notte tra il 26 e il 27 agosto – nove migranti sono stati evacuati per motivi sanitari. Un elicottero della Guardia costiera ha trasferito a Lampedusa un minore sudanese in gravi condizioni, insieme alla madre e al fratello; anche una donna incinta con la sorella è stata portata a terra. Altri quattro minori dello stesso nucleo familiare sono stati assistiti da una motovedetta.
La Sea-Watch 5 aveva già effettuato un altro sbarco lo scorso 22 agosto a Vibo Valentia, con cento persone a bordo. Questa volta, il porto ortonese è stato raggiunto in anticipo rispetto alle 22.30 inizialmente programmate.
Come di consueto, ad accogliere i migranti sarà la struttura di coordinamento gestita dalla prefettura di Chieti, che comprende Usmaf, Croce Rossa, Protezione civile, Asl e amministrazione comunale. Dopo le verifiche sanitarie e le procedure di identificazione, i migranti saranno trasferiti nell’area di sosta di contrada Tamarete per un primo ristoro, e successivamente smistati nei centri di accoglienza.
Con questo sbarco si arriva al sedicesimo approdo in Abruzzo dall’entrata in vigore del decreto Piantedosi (gennaio 2023). Un bilancio che porta a 1.198 i migranti sbarcati a Ortona negli ultimi due anni e mezzo, confermando il ruolo strategico del porto abruzzese nelle operazioni umanitarie del Mediterraneo.
