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Da un momento di svago a un incubo sfiorato. È ciò che è accaduto lunedì scorso nelle acque di Ortona, quando una famiglia in vacanza ha rischiato di essere travolta dalla forza del mare.

Un padre e i suoi quattro figli si trovavano su un materassino a pochi metri dalla riva, davanti allo stabilimento balneare La Riccetta, quando una violenta corrente li ha spinti improvvisamente verso gli scogli. In pochi attimi la situazione si è fatta critica: il materassino si è ribaltato e uno dei bambini più piccoli è rimasto indietro, in difficoltà, incapace di risalire.

A evitare il peggio è stato l’intervento fulmineo della bagnina Lucia De Felice, in servizio con l’associazione Angeli del Mare Rescue Italy. «Quando ho visto il padre agitare le braccia», racconta, «ho capito subito che non era un gesto di gioco ma un SOS. Mi sono lanciata in acqua e ho messo al sicuro per primo il bimbo in difficoltà, poi l’intera famiglia».

L’episodio si inserisce in un’estate ad alta tensione per la costa abruzzese, già segnata da numerosi soccorsi. Gli Angeli del Mare, collegati alla Federazione Italiana Salvamento Acquatico, operano quotidianamente non solo nei salvataggi ma anche nella prevenzione. «Il mare è un amico affascinante ma anche pericoloso», avverte il presidente Marco Schiavone, «i nostri operatori ricevono una formazione rigorosa, dal nuoto al primo soccorso, per garantire la massima sicurezza».

A sostenerli, la collaborazione con Guardia Costiera e capitanerie di porto, oltre al supporto costante della FISA nazionale. «Ogni giorno lavoriamo per evitare tragedie silenziose», sottolinea Schiavone.

La vicenda di Ortona, fortunatamente a lieto fine, resta però un campanello d’allarme: la prudenza in acqua è fondamentale, soprattutto per i più piccoli. Prevenzione, consapevolezza e rispetto del mare rimangono le armi più efficaci contro il rischio di annegamento.
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