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ORTONA - Aveva allestito una sorta di museo privato nella taverna di casa, tra vetrine e cimeli bellici. Un arsenale composto da bombe, mine, fucili, proiettili, lanciarazzi e baionette, raccolti nel tempo con il metal detector nei luoghi della storica battaglia di Ortona del dicembre 1943, tra truppe canadesi e soldati tedeschi.
Protagonista un collezionista 49enne, arrestato due giorni fa dai carabinieri con l’accusa di detenzione illegale di armi e munizioni da guerra, oltre che di coltivazione di sostanze stupefacenti: in casa aveva anche una piccola serra per la marijuana.

Gli ordigni ancora attivi
Il materiale, sottoposto a sequestro, è ora al centro di una perizia per verificarne la reale pericolosità. Secondo una prima valutazione degli artificieri, molti ordigni non erano stati resi inoffensivi e contenevano ancora esplosivo. Oggi il 49enne, assistito dall’avvocato Italo Colaneri, sarà interrogato dal giudice del tribunale di Chieti per l’udienza di convalida dell’arresto.

Il blitz
L’operazione è scattata mercoledì dopo una segnalazione anonima. I carabinieri della compagnia di Ortona, guidati dal maggiore Alfonso Venturi, hanno fatto irruzione nell’abitazione, trovandosi di fronte a un vero e proprio museo non autorizzato, frutto della passione per la storia più che di intenti criminali.

Cosa è stato sequestrato
In totale sono stati rinvenuti 55 ordigni esplosivi: mine antiuomo, una mina anticarro tedesca, bombe a mano inglesi, spolette, proiettili, colpi da mortaio. Oltre agli esplosivi, anche armi da guerra: un fucile Mauser, una pistola revolver senza matricola, sette baionette e un lanciarazzi canadese.

Serra di marijuana
Durante la perquisizione, i militari hanno scoperto anche quattro vasi di canapa indiana in una serra artigianale, con lampada UV e ventilatore. Il collezionista è stato posto ai domiciliari su disposizione del PM Giuseppe Falasca.

Nuova denuncia
Nei giorni precedenti all’arresto, l’uomo era già stato denunciato per aver utilizzato il metal detector in un’area protetta della riserva dei Ripari di Giobbe, recentemente colpita da incendi che hanno fatto esplodere ordigni bellici inesplosi.
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