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Si è tenuta in Prefettura a Chieti una riunione del tavolo di coordinamento per pianificare i prossimi interventi dopo il recente ritrovamento di un ordigno bellico inesploso di grosse dimensioni nel territorio di Miglianico.

L’ordigno, una bomba d’aereo lunga circa 65 centimetri e ancora attiva, è stato rinvenuto in un terreno agricolo e segnalato ai carabinieri di Ortona. Il sito è stato immediatamente messo in sicurezza dagli artificieri dell’Esercito, che hanno interdetto l’accesso entro un raggio di 100 metri per motivi di sicurezza.

Alla riunione, presieduta dal prefetto Gaetano Cupello, hanno partecipato il sindaco di Miglianico, i vertici provinciali delle forze dell’ordine, il comandante dell’11° Reggimento Genio Guastatori di Foggia, i rappresentanti della Protezione Civile regionale, della Provincia, del servizio 118, dell’Anas, dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, di Fibercoop e di E-Distribuzione.

Secondo quanto comunicato dalla Prefettura, si è convenuto di adottare, tra le varie opzioni valutate, quella del despolettamento dell’ordigno con successiva esplosione controllata in cava, attraverso la realizzazione di una camera di espansione. Questa soluzione consentirebbe di limitare l’evacuazione a circa 90 persone, residenti entro un raggio di 340 metri dal punto del ritrovamento, senza la necessità di interrompere l’erogazione di energia elettrica né di imporre divieti di sorvolo, riducendo quindi l’impatto sull’area interessata.
La data delle operazioni sarà stabilita a seguito di ulteriori verifiche tecniche e organizzative.

(Foto di repertorio) 

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