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Il porto di Vasto è stato teatro, nella mattinata di venerdì, di una complessa esercitazione antincendio organizzata dall’Ufficio Circondariale Marittimo. Lo scenario simulato prevedeva un principio d’incendio a bordo del motopeschereccio Comandante Canada, ormeggiato in banchina, scaturito durante operazioni di saldatura effettuate in coperta.
Secondo lo scenario, l’equipaggio ha segnalato l’evento alla sala operativa, riferendo la presenza di due operatori feriti: uno privo di sensi, l’altro cosciente ma con lesioni. La Guardia Costiera ha attivato immediatamente il protocollo di emergenza, allertando il distaccamento locale dei Vigili del Fuoco, la centrale operativa del 118 e i servizi tecnico-nautici portuali, in modo da predisporre un eventuale disormeggio d’emergenza sia della nave coinvolta sia delle imbarcazioni vicine.
Le operazioni in banchina sono state coordinate dal Nucleo nostromi della Guardia Costiera. Particolarmente delicata è stata la simulazione dello sbarco dell’infortunato incosciente, trasportato con una speciale barella agganciata alla gru di bordo.
“L’intervento – si legge nella nota ufficiale dell’Ufficio Circondariale Marittimo – è stato progettato per riprodurre situazioni frequenti nelle stive delle navi, dove attività come la saldatura possono generare potenziali incendi. La rapidità d’azione, la preparazione e la sinergia tra operatori portuali, personale di bordo, Vigili del Fuoco e 118 si sono dimostrate fondamentali per una gestione efficace dell’evento e per contenere eventuali conseguenze gravi.”
A conclusione dell’esercitazione, si è svolto un debriefing presso la sede del Circomare, dove i partecipanti hanno valutato positivamente l’efficacia dell’intervento, sottolineando l’importanza della collaborazione tra le varie forze coinvolte per il raggiungimento dell’obiettivo comune: garantire la sicurezza in ambito portuale.
Secondo lo scenario, l’equipaggio ha segnalato l’evento alla sala operativa, riferendo la presenza di due operatori feriti: uno privo di sensi, l’altro cosciente ma con lesioni. La Guardia Costiera ha attivato immediatamente il protocollo di emergenza, allertando il distaccamento locale dei Vigili del Fuoco, la centrale operativa del 118 e i servizi tecnico-nautici portuali, in modo da predisporre un eventuale disormeggio d’emergenza sia della nave coinvolta sia delle imbarcazioni vicine.
Le operazioni in banchina sono state coordinate dal Nucleo nostromi della Guardia Costiera. Particolarmente delicata è stata la simulazione dello sbarco dell’infortunato incosciente, trasportato con una speciale barella agganciata alla gru di bordo.
“L’intervento – si legge nella nota ufficiale dell’Ufficio Circondariale Marittimo – è stato progettato per riprodurre situazioni frequenti nelle stive delle navi, dove attività come la saldatura possono generare potenziali incendi. La rapidità d’azione, la preparazione e la sinergia tra operatori portuali, personale di bordo, Vigili del Fuoco e 118 si sono dimostrate fondamentali per una gestione efficace dell’evento e per contenere eventuali conseguenze gravi.”
A conclusione dell’esercitazione, si è svolto un debriefing presso la sede del Circomare, dove i partecipanti hanno valutato positivamente l’efficacia dell’intervento, sottolineando l’importanza della collaborazione tra le varie forze coinvolte per il raggiungimento dell’obiettivo comune: garantire la sicurezza in ambito portuale.