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CHIETI – Una nuova emergenza si abbatte sui lavoratori impegnati nell’appalto del servizio di facchinaggio affidato dalle Asl Lanciano Vasto Chieti ai consorzi Auriga e Dussmann. La situazione è definita “gravissima” dalla Filcams Cgil, che denuncia un imminente taglio drastico al servizio a partire dal 21 luglio.
Il confronto tra le parti proseguirà il prossimo 15 luglio, in un incontro convocato dalla stessa Asl nell’ambito della procedura di raffreddamento aperta in prefettura lo scorso maggio. Tuttavia, la nota inviata ieri dalla direzione aziendale alla Filcams e alle aziende affidatarie ha destato forte preoccupazione: la Asl ha infatti comunicato l’intenzione di ridurre pesantemente il servizio già entro fine mese.
“Non ci sottrarremo al confronto – dichiara la Filcams Cgil Chieti – e per questo martedì saremo presenti presso la direzione generale della Asl a Chieti. Tuttavia, è chiaro fin da ora che la proposta avanzata dall’azienda sanitaria deve essere profondamente rivista”.
La sigla sindacale ricorda che già il 25 giugno, durante un precedente incontro, aveva evidenziato il ruolo cruciale del personale impegnato presso i vari presìdi ospedalieri: dai magazzini farmaceutici ed economali, al trasporto delle provette, attività tutte considerate strategiche per la funzionalità del sistema sanitario locale.
Il servizio, sottolinea ancora il sindacato, aveva già subito pesanti riduzioni nel 2024, nel quadro delle difficoltà finanziarie che hanno colpito l’intero sistema sanitario regionale. Un nuovo intervento – avverte la Filcams – metterebbe seriamente a rischio l’efficienza dei servizi e la qualità dell’assistenza sanitaria.
“Comprendiamo le criticità legate al bilancio della Asl – continua la nota – ma non si può ragionare solo in termini contabili, ignorando le pesanti ricadute sociali per lavoratori che da oltre vent’anni prestano servizio all’interno della sanità provinciale. Tagliare il lavoro significa tagliare la qualità del servizio, con rischi concreti per la salute dei cittadini”.
Un’ulteriore preoccupazione riguarda l’assenza di prospettive chiare dopo il 30 settembre, data in cui scadrà la proroga dell’attuale appalto Consip. Nessuna indicazione è stata fornita su cosa accadrà successivamente, né sulla sorte occupazionale dei lavoratori coinvolti.
“La Filcams Cgil di Chieti – conclude la nota – non si fermerà finché non saranno garantiti rispetto e tutela per la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori interessati”.
Il confronto tra le parti proseguirà il prossimo 15 luglio, in un incontro convocato dalla stessa Asl nell’ambito della procedura di raffreddamento aperta in prefettura lo scorso maggio. Tuttavia, la nota inviata ieri dalla direzione aziendale alla Filcams e alle aziende affidatarie ha destato forte preoccupazione: la Asl ha infatti comunicato l’intenzione di ridurre pesantemente il servizio già entro fine mese.
“Non ci sottrarremo al confronto – dichiara la Filcams Cgil Chieti – e per questo martedì saremo presenti presso la direzione generale della Asl a Chieti. Tuttavia, è chiaro fin da ora che la proposta avanzata dall’azienda sanitaria deve essere profondamente rivista”.
La sigla sindacale ricorda che già il 25 giugno, durante un precedente incontro, aveva evidenziato il ruolo cruciale del personale impegnato presso i vari presìdi ospedalieri: dai magazzini farmaceutici ed economali, al trasporto delle provette, attività tutte considerate strategiche per la funzionalità del sistema sanitario locale.
Il servizio, sottolinea ancora il sindacato, aveva già subito pesanti riduzioni nel 2024, nel quadro delle difficoltà finanziarie che hanno colpito l’intero sistema sanitario regionale. Un nuovo intervento – avverte la Filcams – metterebbe seriamente a rischio l’efficienza dei servizi e la qualità dell’assistenza sanitaria.
“Comprendiamo le criticità legate al bilancio della Asl – continua la nota – ma non si può ragionare solo in termini contabili, ignorando le pesanti ricadute sociali per lavoratori che da oltre vent’anni prestano servizio all’interno della sanità provinciale. Tagliare il lavoro significa tagliare la qualità del servizio, con rischi concreti per la salute dei cittadini”.
Un’ulteriore preoccupazione riguarda l’assenza di prospettive chiare dopo il 30 settembre, data in cui scadrà la proroga dell’attuale appalto Consip. Nessuna indicazione è stata fornita su cosa accadrà successivamente, né sulla sorte occupazionale dei lavoratori coinvolti.
“La Filcams Cgil di Chieti – conclude la nota – non si fermerà finché non saranno garantiti rispetto e tutela per la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori interessati”.