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TORINO DI SANGRO – La Costa dei Trabocchi si prepara a un nuovo salto di qualità. Entro il 2026, il vuoto lasciato dal crollo dell’ex ferrovia Adriatica a Lago Dragoni sarà superato da un ponte ciclopedonale di 80 metri che collegherà i tratti spezzati della Via Verde. Un’opera pensata non solo per gli amanti delle due ruote, ma anche per chi vuole scoprire a piedi uno dei litorali più suggestivi d’Italia.
Il progetto, firmato da professionisti locali, prevede una passerella in acciaio e cemento armato, protetta da barriere naturali e opere di contenimento contro le frane. L’intervento riguarda un tratto di oltre due chilometri e comprende la sistemazione del fondo stradale con asfalto resinato, così da rendere più sicura e confortevole la percorrenza.
Il sindaco di Torino di Sangro, Nino Di Fonso, annuncia tempi stretti: «Puntiamo a far partire i lavori a dicembre e a concluderli in due anni». Le risorse necessarie, circa 3,9 milioni di euro, sono già disponibili grazie ai fondi regionali. «È un esempio di collaborazione efficace tra istituzioni» sottolinea il primo cittadino.
Resta invece ancora incerto il futuro delle ex stazioni ferroviarie di San Vito, Fossacesia, Torino di Sangro e Vasto, che potrebbero diventare ostelli e spazi culturali. Per ora mancano i 12 milioni necessari alla riqualificazione, mentre il tempo gioca a sfavore e il degrado avanza.
Nonostante le difficoltà, la passerella sospesa sul mare rappresenta il tassello mancante della ciclovia adriatica abruzzese: oltre 70 chilometri di percorso che uniscono natura, turismo e mobilità sostenibile. Un’infrastruttura che, una volta completata, permetterà di pedalare senza interruzioni da Francavilla a San Salvo, tra mare, colline e la magia dei trabocchi.
Il progetto, firmato da professionisti locali, prevede una passerella in acciaio e cemento armato, protetta da barriere naturali e opere di contenimento contro le frane. L’intervento riguarda un tratto di oltre due chilometri e comprende la sistemazione del fondo stradale con asfalto resinato, così da rendere più sicura e confortevole la percorrenza.
Il sindaco di Torino di Sangro, Nino Di Fonso, annuncia tempi stretti: «Puntiamo a far partire i lavori a dicembre e a concluderli in due anni». Le risorse necessarie, circa 3,9 milioni di euro, sono già disponibili grazie ai fondi regionali. «È un esempio di collaborazione efficace tra istituzioni» sottolinea il primo cittadino.
Resta invece ancora incerto il futuro delle ex stazioni ferroviarie di San Vito, Fossacesia, Torino di Sangro e Vasto, che potrebbero diventare ostelli e spazi culturali. Per ora mancano i 12 milioni necessari alla riqualificazione, mentre il tempo gioca a sfavore e il degrado avanza.
Nonostante le difficoltà, la passerella sospesa sul mare rappresenta il tassello mancante della ciclovia adriatica abruzzese: oltre 70 chilometri di percorso che uniscono natura, turismo e mobilità sostenibile. Un’infrastruttura che, una volta completata, permetterà di pedalare senza interruzioni da Francavilla a San Salvo, tra mare, colline e la magia dei trabocchi.