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VASTO. Tensione alle stelle nel carcere di Vasto, dove la cronaca disciplinare registra un nuovo episodio critico. Un detenuto italiano di 66 anni ha aggredito un agente di polizia penitenziaria, colpendolo con uno schiaffo all’interno della sezione Circondariale della struttura.
Il carcere, già messo a dura prova dal caldo soffocante e dal sovraffollamento, diventa così teatro di un ulteriore episodio di violenza. Secondo quanto riferito da Mauro Nardella, rappresentante del sindacato Cnpp-Spp della Polizia Penitenziaria, il detenuto protagonista dell’aggressione sarebbe noto per una marcata recidiva in comportamenti violenti, registrati anche in altri istituti penitenziari visitati in passato.
L’agente aggredito, visibilmente scosso, ha ricevuto cure immediate presso l’infermeria dell’istituto, fortunatamente senza gravi conseguenze. Nonostante l’accaduto, ha scelto di proseguire con coraggio il proprio turno, dimostrando senso del dovere e solidarietà verso i colleghi, costretti a operare in condizioni di forte carenza d’organico.
“La situazione nelle carceri italiane è ovunque difficile – spiega Nardella – e Vasto non fa eccezione. Oltre al caldo estremo, si aggiungono gravi carenze strutturali, come l’assenza quasi totale di automazione e fabbricati fatiscenti che non reggono nemmeno alla pioggia.”
Le criticità, sottolinea ancora il sindacalista, riguardano anche l’organizzazione interna: mancano un vice comandante, un direttore presente stabilmente (l’attuale figura direttiva risulta operativa solo saltuariamente) e un numero sufficiente di sovrintendenti in grado di affiancare la Sorveglianza Generale.
Il carcere, già messo a dura prova dal caldo soffocante e dal sovraffollamento, diventa così teatro di un ulteriore episodio di violenza. Secondo quanto riferito da Mauro Nardella, rappresentante del sindacato Cnpp-Spp della Polizia Penitenziaria, il detenuto protagonista dell’aggressione sarebbe noto per una marcata recidiva in comportamenti violenti, registrati anche in altri istituti penitenziari visitati in passato.
L’agente aggredito, visibilmente scosso, ha ricevuto cure immediate presso l’infermeria dell’istituto, fortunatamente senza gravi conseguenze. Nonostante l’accaduto, ha scelto di proseguire con coraggio il proprio turno, dimostrando senso del dovere e solidarietà verso i colleghi, costretti a operare in condizioni di forte carenza d’organico.
“La situazione nelle carceri italiane è ovunque difficile – spiega Nardella – e Vasto non fa eccezione. Oltre al caldo estremo, si aggiungono gravi carenze strutturali, come l’assenza quasi totale di automazione e fabbricati fatiscenti che non reggono nemmeno alla pioggia.”
Le criticità, sottolinea ancora il sindacalista, riguardano anche l’organizzazione interna: mancano un vice comandante, un direttore presente stabilmente (l’attuale figura direttiva risulta operativa solo saltuariamente) e un numero sufficiente di sovrintendenti in grado di affiancare la Sorveglianza Generale.