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CHIETI - Annegamento e assideramento. Queste sarebbero le cause del decesso di Nico Civitella, 42 anni, uno dei due vigili del fuoco del Comando di Chieti morti durante l’escursione nella forra del fiume Avello a Pennapiedimonte il 30 aprile scorso. Lo rivela l’autopsia eseguita martedì all’obitorio del policlinico di Chieti dal medico legale Pietro Falco, incaricato dal sostituto procuratore Giancarlo Ciani. L’esame è durato circa tre ore. Oggi sarà effettuata l’autopsia sull’altro vigile del fuoco deceduto, Emanuele Capone, anch’egli 42enne.
La camera ardente per entrambi sarà allestita nella caserma del Comando provinciale di Chieti e aprirà nel primo pomeriggio di domani. Sulla vicenda, che ha coinvolto anche altri due vigili del fuoco salvati, è aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti.
Il giorno dei funerali, fissati per giovedì 8 maggio alle ore 16 nella Cattedrale di San Giustino in Chieti, il sindaco ha proclamato il lutto cittadino. Il rito funebre sarà presieduto dall’Arcivescovo metropolita di Chieti-Vasto, monsignor Bruno Forte.
Alle esequie è confermata la presenza del Capo del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, Eros Mannino. Anche la politica ha reso omaggio alle vittime: nell’ultimo consiglio regionale il presidente Sospiri ha chiesto un minuto di silenzio in apertura.
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