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ORTONA – Dopo cinque esplosioni causate da ordigni bellici risalenti alla Seconda guerra mondiale, la riserva naturale dei Ripari di Giobbe resterà chiusa al pubblico per venti giorni. Il sindaco Angelo Di Nardo ha firmato un’ordinanza per consentire la bonifica da parte degli artificieri, attesi entro mercoledì.

L’area, tra Torre Mucchia e Punta Ferruccio, è sorvegliata da presidi di polizia locale, protezione civile e Croce Rossa. L’intervento segue una serie di incendi scoppiati tra martedì e venerdì scorso, culminati con l’esplosione delle bombe e 32 lanci d’acqua di un Canadair. Le autorità non hanno dubbi sulla natura dolosa dei roghi, su cui indaga il Corpo Forestale.

Ortona è classificata come “zona rossa” per la presenza di residuati bellici. Storici e associazioni locali chiedono una bonifica definitiva dell’area. Intanto, l’assessore Fabio Palermo sottolinea i danni non solo ambientali ma anche economici e turistici.

Il sindaco invita la cittadinanza alla collaborazione e al rispetto dell’ordinanza. I danni stimati coinvolgono circa cinque ettari di vegetazione, di cui oltre quattro all’interno della riserva.

(Foto di repertorio) 

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