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CHIETI – Trecentosedici bonifici in appena due anni: un ritmo serrato di operazioni bancarie con cui una dirigente del Consorzio industriale di Chieti-Pescara, ora al centro di un’indagine per peculato, avrebbe prosciugato sistematicamente le casse dell’ente pubblico, dirottando ingenti somme su quattro conti correnti personali.

Secondo quanto emerso dalle indagini coordinate dal procuratore capo Giuseppe Bellelli e seguite dal sostituto procuratore Anna Benigni, la donna avrebbe utilizzato i fondi pubblici non solo per acquistare immobili all’asta, ma anche per sostenere le attività di una società privata operante nel settore dei servizi alberghieri, a lei riconducibile.

Il licenziamento è arrivato dopo le perquisizioni e i sequestri eseguiti dalla Guardia di Finanza, che ha ricostruito i flussi di denaro sospetti e portato alla luce il presunto schema illecito. Il Consorzio, ente economico vigilato dalla Regione Abruzzo, si è costituito parte lesa e ha avviato una revisione interna per valutare l’ampiezza del danno.

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