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CHIETI. «Ti strozzo con il braccialetto elettronico». Così un 34enne di Chieti, ai domiciliari per reati di droga, avrebbe minacciato un cliente moroso. È il principale indagato in un’inchiesta della squadra mobile su un vasto giro di spaccio di hashish e cocaina. Il PM Giuseppe Falasca ha chiuso le indagini preliminari: 13 persone rischiano ora il processo per fatti avvenuti tra il 2023 e il 2024.
Le accuse – 24 capi in totale – si basano su sequestri, pedinamenti e intercettazioni. Tutto parte dalla denuncia di un uomo, intimidito dal 34enne per un presunto debito di 500 euro. L’inchiesta svela una rete di spaccio coordinata dal giovane direttamente dai domiciliari, con l’aiuto di complici e anche di minorenni per consegne e riscossioni.
In un altro caso, avrebbe minacciato via WhatsApp un uomo per ottenere 150 euro, equivalenti a 50 grammi di droga. Alla reazione esasperata della vittima («O mi ammazzo o denuncio il mondo»), l’indagato inizialmente si mostra disponibile a un anticipo, ma poi torna a minacciare. Per aggirare il problema dei clienti che lo ignoravano, avrebbe coinvolto anche una familiare per riscuotere i crediti.
Tra gli indagati anche una donna, accusata solo di tentato esercizio arbitrario delle proprie ragioni.