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CHIETI - Negli ultimi 12 giorni, presso l’ospedale “SS. Annunziata”, ben sette donne con gravidanze gemellari – tra cui una trigemina – hanno partorito i propri bambini.

Un dato significativo, se si considera che in Italia le gravidanze gemellari rappresentano appena il 3% del totale. A Chieti, dall’inizio del 2025, sono già 35 i parti gemellari assistiti, su oltre 1.300 nascite annue: una percentuale superiore al 5%.

Questo risultato è frutto dell’elevata specializzazione della Clinica Ostetrico-Ginecologica diretta dal professor Marco Liberati, che ha puntato con decisione su ricerca e competenze nelle gravidanze a rischio, fino a diventare Centro di riferimento regionale ed extraregionale per la medicina perinatale. Una branca che si occupa della salute della madre e del feto prima, durante e subito dopo la gravidanza.

Tutti i parti sono stati portati a termine regolarmente, ad eccezione del caso trigemino, per il quale si è scelto di procedere con un anticipo programmato al fine di evitare complicazioni. Fondamentale il contributo della Neonatologia diretta dal professor Diego Gazzolo, che ha garantito assistenza specializzata ai neonati e alle loro mamme, poi dimesse e tornate nelle rispettive città: L’Aquila, Avezzano, nelle Marche, in Molise e nel Lazio.

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