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CHIETI. Sono iniziati i lavori di riqualificazione dell’ex Conservatorio San Raffaele, nel cuore del quartiere Trivigliano, nell’ambito del progetto “La via dei conventi” finanziato con 15 milioni di euro da fondi PNRR e Pinqua. L’intervento è stato presentato questa mattina alla presenza del sindaco Diego Ferrara, dell’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Rispoli, della Soprintendenza e della ditta esecutrice Giulisa di Afragola.
Un nuovo futuro per l’edificio
L’ex Conservatorio, in via degli Agostiniani, diventerà una residenza con mini alloggi per studenti, giovani coppie e fasce fragili. Saranno realizzati anche spazi comuni come lavanderia, coworking e aree condivise. I lavori, già avviati, includono miglioramento sismico e rifacimento delle coperture.
“Questo luogo, simbolico per la città, tornerà a vivere e a offrire servizi alla comunità”, ha dichiarato il sindaco Ferrara. L’assessore Rispoli ha sottolineato come l’intervento si inserisca in un più ampio piano di rigenerazione che coinvolge anche l’ex Addolorata e piazza Garibaldi.
Un passato da valorizzare
L’edificio, nato come Monte di Pietà nel XVII secolo, aveva lo scopo di accogliere e sostenere orfane. Nei secoli è stato più volte trasformato, diventando anche un collegio. La Soprintendenza ha ribadito l’importanza di mantenere memoria della funzione originaria, adattandola alle esigenze moderne.
“Il restauro rispetterà la storia del luogo”, ha spiegato Emanuela Criber. Lo storico dell’arte Federico Giannini ha ricordato l’origine nobiliare del palazzo, legato alla famiglia Scarcia e alla chiesa della Pietà, poi dedicata a San Raffaele.
Un nuovo futuro per l’edificio
L’ex Conservatorio, in via degli Agostiniani, diventerà una residenza con mini alloggi per studenti, giovani coppie e fasce fragili. Saranno realizzati anche spazi comuni come lavanderia, coworking e aree condivise. I lavori, già avviati, includono miglioramento sismico e rifacimento delle coperture.
“Questo luogo, simbolico per la città, tornerà a vivere e a offrire servizi alla comunità”, ha dichiarato il sindaco Ferrara. L’assessore Rispoli ha sottolineato come l’intervento si inserisca in un più ampio piano di rigenerazione che coinvolge anche l’ex Addolorata e piazza Garibaldi.
Un passato da valorizzare
L’edificio, nato come Monte di Pietà nel XVII secolo, aveva lo scopo di accogliere e sostenere orfane. Nei secoli è stato più volte trasformato, diventando anche un collegio. La Soprintendenza ha ribadito l’importanza di mantenere memoria della funzione originaria, adattandola alle esigenze moderne.
“Il restauro rispetterà la storia del luogo”, ha spiegato Emanuela Criber. Lo storico dell’arte Federico Giannini ha ricordato l’origine nobiliare del palazzo, legato alla famiglia Scarcia e alla chiesa della Pietà, poi dedicata a San Raffaele.
