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SAN GIOVANNI TEATINO. Un gesto grave e sconcertante nel giorno della Festa della Repubblica. Un uomo di 45 anni, originario di Bergamo, è stato arrestato dai carabinieri della stazione di Sambuceto con l’accusa di danneggiamento aggravato, dopo aver scavalcato la recinzione della caserma di via Mazzini a San Giovanni Teatino e aver distrutto tutto ciò che ha trovato all’esterno dell’edificio, inclusi il Tricolore e la bandiera dell’Unione Europea.
L’episodio si è verificato ieri mattina, intorno alle 10. Poco prima, il quarantacinquenne – vestito in modo eccentrico, con un giubbino sporco e scarpe antinfortunistiche – aveva fatto irruzione nella chiesa di San Rocco, durante un funerale, disturbando i presenti con frasi sconnesse e la richiesta di poter suonare. Invitato ad allontanarsi, si è allontanato a piedi e si è diretto verso la caserma dei carabinieri.
In quel momento, i militari erano fuori sede per un intervento. L’uomo ha quindi scavalcato la recinzione ed è entrato nell’area militare. Una volta all’interno, ha iniziato a danneggiare sistematicamente tutto: ha strappato le bandiere, gettato vasi di fiori, mattoni ornamentali e persino elementi dell’impianto di illuminazione. Ha anche svuotato i bidoni della spazzatura, spargendo i rifiuti ovunque. Alcuni oggetti lanciati, tra cui una fiamma in ferro – simbolo dell’Arma – sono finiti sul marciapiede, mettendo a rischio l’incolumità dei passanti.
L’allarme è stato dato da un cittadino, e una pattuglia è intervenuta rapidamente bloccando l’uomo, che è stato arrestato.
Al momento non sono noti i motivi del gesto, e l’indagato non avrebbe fornito alcuna spiegazione. Nelle prossime ore, il giudice del tribunale di Chieti, durante l’udienza di convalida, potrebbe disporre una perizia psichiatrica per valutare le condizioni mentali dell’uomo.
L’episodio si è verificato ieri mattina, intorno alle 10. Poco prima, il quarantacinquenne – vestito in modo eccentrico, con un giubbino sporco e scarpe antinfortunistiche – aveva fatto irruzione nella chiesa di San Rocco, durante un funerale, disturbando i presenti con frasi sconnesse e la richiesta di poter suonare. Invitato ad allontanarsi, si è allontanato a piedi e si è diretto verso la caserma dei carabinieri.
In quel momento, i militari erano fuori sede per un intervento. L’uomo ha quindi scavalcato la recinzione ed è entrato nell’area militare. Una volta all’interno, ha iniziato a danneggiare sistematicamente tutto: ha strappato le bandiere, gettato vasi di fiori, mattoni ornamentali e persino elementi dell’impianto di illuminazione. Ha anche svuotato i bidoni della spazzatura, spargendo i rifiuti ovunque. Alcuni oggetti lanciati, tra cui una fiamma in ferro – simbolo dell’Arma – sono finiti sul marciapiede, mettendo a rischio l’incolumità dei passanti.
L’allarme è stato dato da un cittadino, e una pattuglia è intervenuta rapidamente bloccando l’uomo, che è stato arrestato.
Al momento non sono noti i motivi del gesto, e l’indagato non avrebbe fornito alcuna spiegazione. Nelle prossime ore, il giudice del tribunale di Chieti, durante l’udienza di convalida, potrebbe disporre una perizia psichiatrica per valutare le condizioni mentali dell’uomo.