Condividi:
CHIETI/ATESSA – Scoppia la polemica nel Partito Democratico dopo la pubblicazione della locandina di un convegno sull’industria dell’automotive in programma il 28 luglio ad Atessa: oltre dieci relatori, tutti uomini. A sollevare il caso è stata l’assessora alle Pari opportunità del Comune di Chieti, Chiara Zappalorto (foto), che ha denunciato l’assenza di voci femminili con un post su Facebook: “Siamo nel 2025. Non ho parole”.
L’iniziativa, intitolata “Il Sangro e la sua industria, tra storia e scenari futuri”, ha immediatamente attirato critiche anche dall’interno del partito. «Sono indignata – ha dichiarato Zappalorto –. Sono stata la prima donna segretaria del PD a Chieti e so quanto valore ci sia anche tra le donne nel partito. Escluderle da un tema ritenuto “maschile” è assurdo».
Solidarietà è arrivata da altre esponenti Dem, come Alberta Giannini, assessora alle Politiche sociali a Chieti, che ha commentato con amarezza:
“Ci candidano solo perché sono costretti, mica perché siamo un valore aggiunto”.
Anche Francesca Buttari, presidente del consiglio comunale di Francavilla, ha sottolineato:
“Non è la prima volta. Nella nostra comunità ci sono tantissime donne competenti, non serve una moderatrice per risolvere il problema”.
Di fronte alle critiche, il PD regionale ha chiesto e ottenuto il rinvio dell’evento, come confermato dal segretario regionale Daniele Marinelli:
“Una decisione inevitabile. La parità di genere è un principio sostanziale per il nostro partito e non può essere sacrificato, nemmeno per eventi di rilievo come questo”.
Marinelli ha spiegato che, una volta informati sulla composizione del panel, il partito – in accordo con la coordinatrice regionale delle Donne Democratiche, Roberta Tomasi – ha chiesto una revisione profonda dell’iniziativa, sottolineando come proprio l’industria automotive in crisi stia colpendo in modo significativo le lavoratrici.
“Il PD ha gli anticorpi per riconoscere gli errori – ha concluso –. Ora serve lavorare per non ripeterli”.
L’iniziativa, intitolata “Il Sangro e la sua industria, tra storia e scenari futuri”, ha immediatamente attirato critiche anche dall’interno del partito. «Sono indignata – ha dichiarato Zappalorto –. Sono stata la prima donna segretaria del PD a Chieti e so quanto valore ci sia anche tra le donne nel partito. Escluderle da un tema ritenuto “maschile” è assurdo».
Solidarietà è arrivata da altre esponenti Dem, come Alberta Giannini, assessora alle Politiche sociali a Chieti, che ha commentato con amarezza:
“Ci candidano solo perché sono costretti, mica perché siamo un valore aggiunto”.
Anche Francesca Buttari, presidente del consiglio comunale di Francavilla, ha sottolineato:
“Non è la prima volta. Nella nostra comunità ci sono tantissime donne competenti, non serve una moderatrice per risolvere il problema”.
Di fronte alle critiche, il PD regionale ha chiesto e ottenuto il rinvio dell’evento, come confermato dal segretario regionale Daniele Marinelli:
“Una decisione inevitabile. La parità di genere è un principio sostanziale per il nostro partito e non può essere sacrificato, nemmeno per eventi di rilievo come questo”.
Marinelli ha spiegato che, una volta informati sulla composizione del panel, il partito – in accordo con la coordinatrice regionale delle Donne Democratiche, Roberta Tomasi – ha chiesto una revisione profonda dell’iniziativa, sottolineando come proprio l’industria automotive in crisi stia colpendo in modo significativo le lavoratrici.
“Il PD ha gli anticorpi per riconoscere gli errori – ha concluso –. Ora serve lavorare per non ripeterli”.