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VASTO. Un risveglio inaspettato ha colto l’altra mattina sei giovani del Vastese, collegati con una società di vigilanza di Vasto, quando i carabinieri di Termoli hanno effettuato perquisizioni mirate a Termoli, San Salvo, Vasto e in due piccoli comuni del Medio Vastese. Le operazioni sembrano essere collegate alle dichiarazioni rilasciate a seguito dell’accoltellamento di un buttafuori 38enne di Campobasso, ferito la settimana scorsa con otto coltellate da un gruppo di uomini incappucciati. Gli inquirenti potrebbero aver cercato indumenti o oggetti utili alle indagini.

In merito all’accoltellamento, è stato aperto un fascicolo e, al momento, si contano quattro indagati, con la possibilità che il numero cresca nelle prossime ore. L’ipotesi di reato principale è quella di lesioni aggravate, anche se la vittima, in un post su Facebook, ha parlato di “agguato omicida”. «Ho subito un agguato omicida da dieci balordi, pianificato nei minimi dettagli», ha scritto il 38enne, aggiungendo: «so chi sono i colpevoli e pagheranno per quello che hanno fatto». Nonostante i tentativi di camuffamento degli aggressori, la vittima ha notato particolari che l’hanno convinta di conoscere l’identità dei responsabili, suggerendo che potrebbe aver già fornito agli investigatori alcuni sospetti, rivelando anche dei nomi.

Poche ore dopo l’incidente, in un’altra azione punitiva, è stata distrutta la vettura di un giovane che lavora per l’agenzia di vigilanza di Vasto. I carabinieri di Termoli stanno esplorando la possibilità che i due episodi siano connessi. Anche i colleghi di Vasto stanno collaborando attivamente per far luce su questa vicenda delicata e inquietante. L’intensità e la determinazione degli aggressori non passano inosservate.

L’operazione dei carabinieri è iniziata ieri mattina alle 7 e ha coinvolto i piccoli comuni, nonché San Salvo. Alcuni dei giovani perquisiti hanno contattato il loro avvocato, Giuseppe La Rana, il quale, dopo aver parlato con i suoi assistiti, deciderà nelle prossime ore come procedere. Al momento non sono disponibili i risultati delle perquisizioni, ma è chiaro che la vicenda continuerà a svilupparsi.

I residenti di Termoli, dove sono avvenuti i due agguati, esprimono crescente preoccupazione per l’intensificarsi della violenza nella zona. Gli investigatori stanno esaminando le immagini delle telecamere di sorveglianza e ascoltando le testimonianze, nella speranza di individuare i responsabili. I carabinieri continuano a lavorare con determinazione, alla ricerca di dettagli che potrebbero rappresentare la chiave di svolta per risolvere il caso.
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