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ORTONA (Chieti) – Angelo Di Nardo (foto) è stato eletto sindaco di Ortona al termine del ballottaggio. Sostenuto da una coalizione formata da Fratelli d’Italia e tre liste civiche – Città che Amo, Forza Giusta per Ortona e Di Nardo Sindaco – ha avuto la meglio sull’altro candidato del centrodestra, Nicola Fratino, appoggiato da Forza Italia, Lega, Noi Moderati e due liste civiche: Alleanza per Ortona e Ortona Popolare.
Mentre lo spoglio non è ancora concluso ufficialmente, i dati parziali indicano una vittoria netta di Di Nardo, che ha superato il 60% delle preferenze. Nel suo comitato elettorale sono immediatamente partiti i festeggiamenti, alla presenza anche del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.
“Sono profondamente grato ai cittadini per la fiducia accordatami – ha dichiarato a caldo Di Nardo, imprenditore 37enne –. Il loro voto premia sette anni di impegno. Credo in una città matura, capace di guardare con fiducia al futuro. Ora la nostra priorità sarà ricostruire il tessuto sociale di Ortona, senza lasciare indietro nessuno. Vogliamo una città unita, senza disparità tra centro e contrade, tutte amministrate con pari dignità. Il nostro programma si sviluppa su cinque anni: il progresso si costruisce con passi ordinati e costanti.”
“Posso solo ringraziare tutti i cittadini che, con il loro voto, hanno riconosciuto sette anni di impegno. Ho creduto e credo in una città matura e con tutte le qualità per guardare con fiducia al futuro - le parole del neo sindaco Di Nardo - La nostra prima missione è quella di ricostruire il tessuto sociale di Ortona senza lasciare indietro nessuno. Non vogliamo una città a due velocità, vogliamo una realtà allineata in una visione coerente del futuro, centro e contrade amministrate con uguale dignità. Ma ricostruire il tessuto sociale significa pacificare anche le tante anime della città, coinvolgendole in un progetto comune che porti reali benefici al territorio. Ortona deve essere attrattiva per chi la vive ogni giorno e per chi vuole sceglierla come luogo di lavoro o di studio, deve essere capace di proporsi sullo scenario economico e produttivo nazionale e internazionale in forza delle sue risorse. Noi lavoriamo su un programma di cinque anni di amministrazione, perché il progresso si costruisce a passi ordinati e costanti”.