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LANCIANO. Tre arresti in due giorni a Lanciano, eseguiti dalla squadra volante del Commissariato per altrettanti episodi distinti. Protagonisti: due fratelli, uno dei quali minorenne, e un operaio cinquantenne.
Tentata estorsione e minacce a un meccanico
Il primo arresto è avvenuto mercoledì scorso. In manette è finito un operaio napoletano, residente a Lanciano, colto in flagranza di reato per tentata estorsione e porto abusivo di arma atta ad offendere. L’uomo pretendeva 310 euro da un meccanico, sostenendo che i lavori effettuati sulla sua auto fossero insoddisfacenti. Per costringerlo alla restituzione della somma, lo avrebbe minacciato di morte, insieme ai suoi familiari, attraverso numerosi messaggi vocali, minacciando inoltre di distruggere l’attività. Si è poi presentato nell’officina di via Per Fossacesia con un’arma artigianale nascosta in un marsupio: una sorta di fiocina-tirapugni.
Ma ad attenderlo ha trovato gli agenti in borghese, allertati dalla vittima. È stato subito bloccato e condotto in carcere. Comparso venerdì davanti al gip Massimo Canosa, l’uomo – incensurato – ha chiesto scusa, parlando di un “raptus”. Dopo la convalida dell’arresto, è stato rimesso in libertà. Non si esclude che il reato venga derubricato in “esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle persone”.
Pestaggio fuori da una discoteca: minorenne in carcere
Il secondo arresto riguarda un diciassettenne, finito in carcere in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare. Il ragazzo è accusato di lesioni gravi nei confronti di un coetaneo, aggredito il 17 gennaio scorso all’uscita di una discoteca di Atessa. Il pestaggio – scatenato da motivi futili, probabilmente legati a una ragazza – sarebbe avvenuto con un’arma impropria: un mattone.
La vittima ha riportato gravi traumi: fratture al setto nasale, alla mandibola in più punti e a due vertebre cervicali, con una prognosi di 40 giorni. Le indagini sono state condotte dai carabinieri di Lanciano, ai quali il giovane aggredito ha sporto denuncia. Domani è fissato l’interrogatorio di garanzia del diciassettenne, attualmente rinchiuso nell’istituto penale per minorenni di Casal del Marmo, a Roma.
Estorsione su un coetaneo: condanna definitiva per il fratello maggiore
Nel medesimo istituto penale è stato trasferito anche il fratello diciottenne, condannato in via definitiva a 7 mesi e 28 giorni di reclusione per un episodio di estorsione risalente al 2021. All’epoca quindicenne, aveva agito con altri due parenti maggiorenni, prendendo di mira un coetaneo con richieste continue di piccole somme di denaro, accompagnate da minacce e aggressioni fisiche.
Dopo l’ennesimo rifiuto, la vittima era stata picchiata al campo sportivo Di Meco, nel quartiere Santa Rita. Fu proprio quell’episodio a spingere il giovane a denunciare tutto alla polizia, facendo scattare le indagini e, infine, la condanna.
Tentata estorsione e minacce a un meccanico
Il primo arresto è avvenuto mercoledì scorso. In manette è finito un operaio napoletano, residente a Lanciano, colto in flagranza di reato per tentata estorsione e porto abusivo di arma atta ad offendere. L’uomo pretendeva 310 euro da un meccanico, sostenendo che i lavori effettuati sulla sua auto fossero insoddisfacenti. Per costringerlo alla restituzione della somma, lo avrebbe minacciato di morte, insieme ai suoi familiari, attraverso numerosi messaggi vocali, minacciando inoltre di distruggere l’attività. Si è poi presentato nell’officina di via Per Fossacesia con un’arma artigianale nascosta in un marsupio: una sorta di fiocina-tirapugni.
Ma ad attenderlo ha trovato gli agenti in borghese, allertati dalla vittima. È stato subito bloccato e condotto in carcere. Comparso venerdì davanti al gip Massimo Canosa, l’uomo – incensurato – ha chiesto scusa, parlando di un “raptus”. Dopo la convalida dell’arresto, è stato rimesso in libertà. Non si esclude che il reato venga derubricato in “esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle persone”.
Pestaggio fuori da una discoteca: minorenne in carcere
Il secondo arresto riguarda un diciassettenne, finito in carcere in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare. Il ragazzo è accusato di lesioni gravi nei confronti di un coetaneo, aggredito il 17 gennaio scorso all’uscita di una discoteca di Atessa. Il pestaggio – scatenato da motivi futili, probabilmente legati a una ragazza – sarebbe avvenuto con un’arma impropria: un mattone.
La vittima ha riportato gravi traumi: fratture al setto nasale, alla mandibola in più punti e a due vertebre cervicali, con una prognosi di 40 giorni. Le indagini sono state condotte dai carabinieri di Lanciano, ai quali il giovane aggredito ha sporto denuncia. Domani è fissato l’interrogatorio di garanzia del diciassettenne, attualmente rinchiuso nell’istituto penale per minorenni di Casal del Marmo, a Roma.
Estorsione su un coetaneo: condanna definitiva per il fratello maggiore
Nel medesimo istituto penale è stato trasferito anche il fratello diciottenne, condannato in via definitiva a 7 mesi e 28 giorni di reclusione per un episodio di estorsione risalente al 2021. All’epoca quindicenne, aveva agito con altri due parenti maggiorenni, prendendo di mira un coetaneo con richieste continue di piccole somme di denaro, accompagnate da minacce e aggressioni fisiche.
Dopo l’ennesimo rifiuto, la vittima era stata picchiata al campo sportivo Di Meco, nel quartiere Santa Rita. Fu proprio quell’episodio a spingere il giovane a denunciare tutto alla polizia, facendo scattare le indagini e, infine, la condanna.